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Impastatrice professionale

impastatrice professionalePanifici, pasticcerie, pizzerie a attività simili hanno bisogno, per svolgere al meglio la loro funzione, di avere sempre a disposizione grandi quantità di impasto base per creare vari alimenti.

Un tempo intere famiglie dedicavano ore e sudore per fare in modo che negli scaffali di questi negozi fossero sempre a disposizione svariate tipologie di prodotti, per soddisfare le varie esigenze dei clienti. Oggi le cose sono cambiate poiché, se questi impasti base dovessero essere ancora prodotti manualmente, i tempi sarebbero davvero troppo lunghi e necessiterebbero di molte braccia a disposizione.

Proprio per evitare che si venga a creare una simile situazione, sono sempre più diffuse le impastatrici di tipo professionale, che hanno caratteristiche più evolute, rispetto a quelle di uso domestico, per consentirci di ottenere il massimo risultato con un minimo sforzo.

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Si stanno diffondendo anche in ambiente non propriamente industriale, come ad esempio, in laboratori di cake design o personal chef, visti i loro prezzi, che si sono un po’ più alti dei modelli base, ma non in modo eccessivo. L’uso delle impastrici professionali riduce anche lo sporco prodotto in fase di lavorazione, dal momento in cui non sono necessarie ciotole su ciotole, ma basta un unico contenitore.

Caratteristiche

In ambito professionale vengono usate sia le impastatrici a spirale che quelle impastatrice planetaria, da scegliere in base all’impasto che si ha bisogno di ottenere.

Partiamo descrivendo brevemente le caratteristiche della planetaria. Caratterizzata da un duplice movimento di rotazione e di rivoluzione dei suoi accessori, viene usata per lo più per produrre impasti di consistenza media e morbida. E’ dotata di fruste a gancio, per impasti lievitati, a K o foglia, per impasti medio-morbidi ed a filo, per impasti morbidi e per montare uova e panna. La capacità della sua ciotola passa dai 500 grammi, in quelle più piccole, fino ai 500 chili in quelle di più grande portata.

In ambito industriale il modello di impastatrice più diffuso resta però quello a spirale, dove si possono miscelare in modo perfetto elementi liquidi ed ingredienti solidi; è la scelta ideale per produrre l’impasto per il pane, o della pizza, sia a casa, come in laboratorio. Si distinguono in due grandi categorie, si parla infatti di macchine monofase e trifase.

  • Le monofase, con una capienza dai 18 ai 50 chili, sono quelle che trovano più ampia diffusione, grazie alle loro dimensioni, non troppo eccessive. Permettono quindi di lavorare una grande quantità di prodotto, senza un grosso ingombro . Sono adatte a chi usa la corrente a 220 v.
  • Le trifase, hanno una portata simile alle monofase, ma un motore molto più potente, da circa 380 v. Queste permettono di scegliere tra due o più velocità.

Funzionano attraverso un gancio a spirale che stira la pasta usando un movimento di allungamento continuo.

Tutte le tipologie di impastatrici elencate sopra sono in metallo, per lo più acciaio inox, per essere resistenti agli urti e stabili durante l’utilizzo, ed il loro motore è dotato di una cinghia per renderle il più silenziose possibile mentre lavorano.

Differenze tra impastatrice domestica ed industriale

Come già ci mostrano gli aggettivi usati si tratta di due tipologie di prodotti con molte differenze, legate essenzialmente a quello che è il loro campo di utilizzo.

La differenza principale tra impastatrice di tipo industriale e impastatrice di tipo domestico è legata alla capienza della ciotola, quindi alla quantità di prodotto che si potrà ottenere. Di certo in una casa non si avrà mai la necessità di produrre 500 chili di impasto!! Altro aspetto che cambia molto, in base alla tipologia, sono le dimensioni, più grandi ed ingombranti nei modelli industriali, più ridotte nel caso di impastatrici ad uso domestico.

Quindi difficilmente un’oggetto della prima tipologia riuscirebbe a trovare un posto in una qualsiasi cucina casalinga. Anche il prezzo è una variante importante, ma va tenuto conto che, le numerose funzioni, che sono di importanza vitale, ad esempio in un panificio, non lo saranno mai in una casa, quindi attenzione a non acquistare un prodotto che per quanto bello sarà per lo più inutile.

La potenza dei motori delle impastatrici professionali deve essere maggiore e quindi ha bisogno di un motore più potente, mentre già 375 Watt bastano ad una domestica.

Molto spesso, si ha la necessità di aggiungere altri ingredienti durante la fase di preparazione di un impasto; ciò è fattibile solo in caso di macchinari di tipo casalingo. Una volta analizzati bene tutti questi aspetti, ed averli confrontati con quelle che sono le nostre reali esigenze, si può procedere all’acquisto.

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